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Leyla Saz

Leyla Saz

La prima musulmana donna, scrittrice, che pubblica le sue memorie.
"Non presto attenzione ai complimenti nè alle critiche"

Data di Nascita: 1850

Luogo di Nascita: Istanbul

Data di Morte: 06/12/1936 1936

Luogo di Morte: Istanbul

Luogo di Sepoltura: Edirnekapı Şehitliği, Istanbul

CONTENUTO

Galleria

Leyla Saz Leyla Saz Leyla Saz

Campi di Attività

Scrittrice

Leyla Saz, conosciuta anche con il nome di Leyla Hanım, racconta nelle sue memorie le esperienze e le osservazioni delle varie fasi della sua vita svolte tra i 4 e gli 11 anni, periodo in cui risiedeva nel Palazzo Çırağan essendo aiutante della Sultana Münire, figlia del Sultano Abdülmecid e Verd-i Cinan Kadın Efendi dal 1853 al 1860.

Il primo capitolo di questo libro, intitolato "Harem ve Saray Adatı Kadimesi" è dedicato a vari temi riguardanti la vita sociale al Palazzo Çırağan. La decorazione del palazzo, le lezioni di danza e musica, l'educazione dei principi, i divertimenti, le cene, i matrimoni dei sultani, il mese di Ramadan al palazzo e le celebrazioni del bayram (festa religiosa musulmana), il servizio sanitario per le persone che vivono nel palazzo, sono tutti argomenti presentati in maniera dettagliata.

Il secondo capitolo,invece, contiene informazioni riguardanti la moda e il vestiario delle donne del 1800, epoca della fine dell'impero ottomano di cui Leyla Saz è stata testimone. Tratta di come le donne utilizzavano gli antichi posti frequentati di Istanbul, delle consuetudini matrimoniali e delle tradizioni, le relazioni nuora-suocera e gli aforismi relativi alle donne, comprese anche le informazioni etnologiche e le relazioni sociali.

Leyla Saz dedica l'ultimo capitolo del suo libro di memorie alla vita sociale e agli avvenimenti politici nelle città di Creta e Prizren (Kosovo) in cui, per impegni, prima del padre e successivamente del marito, è dovuta restare a lungo.

Tra il 1920-1921, anni dell'occupazione di Istanbul, Leyla Saz diede al suo libro della memoria "Harem ve Saray Adatı Kadimesi" , il titolo "Harem-i Hümayun ve Sultan Sarayları" , prima nel giornale Vakit e nel 1925 lo pubblicò a Parigi, in francese, sotto il nome "L'harem imperiale e i sultani del XIX secolo" .

Dopo la sua morte, il nome del libro cambiò ancora e nel 1974 fu stampato nuovamente, con il titolo "Haremin İçyüzü" .

La maggior parte delle memorie, composizioni e poesie di Leyla Saz furono state perse quando prese fuoco la sua villa a Bostancı (Istanbul), ma dopo l'incendio, le memorie che aveva pubblicato vennero riscritte.

Leyla Saz, insieme alla sua contemporanea Şair Nigâr è stata la prima musulmana donna scrittrice di memorie dell'Impero Ottomano.

Şair Nigâr dai 25 anni fino alla sua morte continuò a scrivere memorie ma solo 50 anni dopo il suo decesso decisero di pubblicarle. In quanto a Leyla Saz, lei stessa pubblicò le sue memorie mentre era in vita.

Selezioni delle memorie di Şair Nigâr furono pubblicate dai suoi figli nel 1959, 41 anni dopo la sua morte, sotto il nome di Hayatımın Hikayesi (Storia della mia vita). Nel 1934 Leyla Saz, con l' espressione "kendimi bildim bileli günüm müziksiz geçmedi" (da quando ho conosciuto me stessa non ho trascorso neanche un giorno senza la musica ) spiega il motivo per cui ha preso il cognome "Saz" in seguito alla promulgazione della legge relativa proprio al cambiamento del cognome.

Leyla Saz, poetessa

Il mezzo di pubblicazione che ha dato per la prima volta il posto alle poesie di Leyla Saz fu la rivista feminile Mürüvvet nata nel 1887.

Le poesie che Leyla Saz aveva raccolto nel volume intitolato Solmuş Çiçekler furono pubblicate nel 1928 usando l'antico alfabeto turco (ottomano), con la prefazione dell'amico Abdülhak Hamit. Più tardi, nel 1996, lo stesso libro fu pubblicato dal figlio Yusuf Razi Bey arricchitto con esempi del manoscritto e delle fotografie di Leyla Saz, stampato nuovamente utilizzando però l'alfabeto Latino.

Leyla Saz, giornalista

Leyla Saz assunse un ruolo attivo all'interno della redazione del giornale Hanımlara Mahsus, una rivista femminile che compare nel più lungo periodo dal 1895 fino al 1908, con 612 numeri.

Hanımlara Mahsus Gazete pubblicò, a fianco al periodo delle altre scrittrici donne, anche le opere di Şair Nigâr che giocarono un ruolo nel riconoscimento e nella costituzione di questa rivista Hanımlara Mahsus Gazete Kütüphanesi dominante nella vendita e nella stampa dei libri di Şair Nigâr, Makbule Hanım, Fatma Aliye Hanım, Fatma Fahrünnisa. (Serpil Çakır, Osmanlı Kadın Hareketi, İstanbul 2011, ss. 66-72.)

Tutte le pubblicazioni di Leyla Saz

Şaire-i Elhan-Aşina Leyla Hanımefendi'nin Külliyat-ı Musikiyesi, Osmanlıca nota 1. cüz, Matbaa-i Amire, Istanbul, 1923.

Le Harem impérial et les sultanes au XIXe siècle, adaptés au français par son fils Youssouf Razi, préf. de Claude Farrère, Calman-Lévy, Paris, 1925.

Solmuş Çiçekler, İstanbul, 1928, yeniden basım 1996, Peva Yayınları, Istanbul.

Leylâ Saz, Harem'in içyüzü, Düzenleyen Sadi Borak, Istanbul, Milliyet Yayınları, 1974. (Fransızca'dan Türkçe'ye çevrilmiştir.)

The imperial harem of the sultans: daily life at the Çırağan Palace during the 19th century: memoirs of Leyla (Saz) Hanımefendi, Istanbul, 1994. (dal francese in inglese)

Anılar: 19. Yüzyılda Saray Haremi, Istanbul, Cumhuriyet Kitapları, 2000.

Youssouf Razi, Sophie Basch (ed.), Le harem impe´rial et les sultanes au XIXe sie`cle, Bruxelles, Editions Complexe, 2000.

The imperial harem of the sultans: daily life at the Çırağan Palace during the 19th century: memoirs of Leyla (Saz) Hanımefendi, Istanbul, Hil Yayın, 2001.

Jose´ J. de Olan˜eta (ed.), El hare´n imperial y las sultanas en el siglo XIX : memorias de una dama de la corte otomana, Palma de Mallorca, 2003.

Leyla Saz, compositrice

Leyla Saz compose fino a 200 cento canzoni in varie Makam. Parte di esse, però, vennero perse a causa dell'incendio avvenuto nel suo palazzo. Oggi abbiamo circa 52 delle sue canzoni.

La maggior parte dei testi furono scritte da lei stessa. In altre sue composizioni usò anche le poesie di alcuni suoi amici come Süleyman Nazif, Recaizade Mahmud Ekrem Bey, Yaşar Şadi, Nabi-zade Nazım, Samih Rıfat, Arif Hikmet Bey e Şair Nigar Hanım.

Yazar Leyla Saz

Leyla Saz, 1895'ten 1908'e kadar 612 sayıyla en uzun süreli çıkan bir kadın dergisi olan Hanımlara Mahsus Gazete'nin yazı kadrosunda aktif rol almıştır.

Hanımlara Mahsus Gazete, dönemin diğer kadın yazarları yanında Şair Nigâr'ın eserlerinin de tanınmasında rol oynamış ve bu dergi bünyesinde Hanımlara Mahsus Gazete Kütüphanesi kurularak aralarında Şair Nigâr'ın da bulunduğu Makbule Hanım, Fatma Aliye Hanım, Fatma Fahrünnisa'nın kitaplarının basımı ve satışı yapılmıştır.
(Serpil Çakır, Osmanlı Kadın Hareketi, İstanbul 2011, ss. 66-72.)

Besteci Leyla Saz

Leyla Saz çeşitli makam ve usullerde iki yüz kadar şarkı bestelemiştir. Bestelerinin bir kısmı konağındaki yangın nedeniyle kaybolmuştur. Günümüze ulaşan eserlerinin sayısı 52'dir.

Leyla Saz bestelerinin sözlerinin çoğunu kendisi yazmıştır. Diğer bestelerinde ise dostları Süleyman Nazif, Recaizade Mahmud Ekrem Bey, Yaşar Şadi, Nabi-zade Nazım, Samih Rıfat, Arif Hikmet Bey ve Şair Nigar Hanım'ın şiirlerini kullanmıştır.

Le composizioni di Leyla Saz
(Selezione)

Leyla saz e il suo salone letterario

" La casa di Leyla era come una casa d'arte dove musicisti, artisti e letterati dell'epoca, ogni giovedi si riunivano e discutevano di materie accademiche. Alla fine di ogni riunione vi era un'esecuzione musicale, infatti artisti con voci famose come Hafız Aşir Efendi, Hafız Osman Efendi, si recavano spesso al palazzo e talvolta, Leyla Hanım suonava il piano o l'armonica." (Nazmi Özalp, Türk Musikisi Tarihi, Ankara, 2000, p. 223)

Premi

Abdülhamid, secondo Sultano (1876-1909), premiò solo le donne Şefkat Nişanı e Leyla Saz.

Affiliazioni

Istruzione

Leyla Saz ricevette un'istruzione privata.

  • Insegnante di Russo e Francese:Elizabet Kantaksaki
  • Insegnanti di musica turca:Medenî Aziz Efendi (compositore, letterato, insegnante di tambur, lavta, e piano), Asdik Ağa (Asadur Hamamcıyan, compositore)
  • Insegnante di musica occidentale:Nikoğos Ağa (Nikogos Taşçıyan, compositore e insegnante di tambur)
  • Piano insegnante:Therese Roma (nello stesso tempo è stato anche insegnante della figlia di Abdülmecid primo, Münire Sultan. -Reign 1839–61)
  • Letteratura insegnanti:Giritli Kutbi Efendi, Giritli Fatinefendi zade Sadık Efendi

Impegno Sociale

Per tutta la sua vita sostenne e appoggiò i lavori dei musicisti.

Parenti e Amici

  • Madre:Nefise Hanım
  • Padre:İsmail Paşa (dottore, governatore, Ministro della salute)
  • Nonna paterna:Kibele Rododanaki
  • Nonno materno:Tatar Küçük Abdurrahman Bey
  • Figlie:Feride Ayni, Nefise Nezihe Neyzi
  • Generi:Mehmet Ali Ayni, Muzaffer Neyzi
  • Figli:Yusuf Razi Bel (ingegnere), Vedat Tek (architetto)
  • Nipote:Ali Halim Neyzi
  • Figlio del nipote:Leyla Neyzi (antropologo)
  • Matrimonio:Giritli Selim Sırrı Paşa (poeta, calligrafo, politico)
  • Amici: Münire Hanım (Figlia di Abdülmecid primo), Münif Paşa (Ministro della Salute) Süleyman Nazif (scrittore), Ahmet Mithat (scrittore, giornalista, editore), Abdülhak Hamid Tarhan (poeta, scrittore di giochi), Cenab Şahabbettin (poeta, scrittore) Faik Ali Ozansoy (poeta), Şair Nigâr (poetessa, compositrice, scrittrice di memorie), Mihrinissa (poetessa), Fahriye Atif (poetessa), Fatma Aliye (scrittrice, romanziera), Emine Seniye (scrittrice, attivista per i diritti delle donne, sorella di Fatma Aliye), Süleyman Nazif (poeta, scrittore, politico), Recaizade Mahmud Ekrem (poeta, scrittore), Yaşar Şadi (compositore), Nabi-zade Nazım (poeta, romanziere, scrittore), Samih Rıfat (poeta, linguista), Arif Hikmet Bey (poeta, giudice, centocinquesimo sceicco ottomano dell'islam), Şair Nigar Hanım (scrittrice di memorie, poetessa, scrittrice).

Progetti a lei Dedicati

i CD con le composizioni di Leyla Saz

Kadın Bestecilerimiz / Turkish Woman Composers, CD , Cemre Müzik, İstanbul, 1998.

Osmanlı Mozaiği: Kadın Bestekârlar 1 & 2 (Women Composers) , CD Sony Music, İstanbul, 2001.

Osmanlı Marşları/ The Ottoman Military Music, Kalan Müzik CD , İstanbul (senza data).

Bibliografia

Nesrin Tağızade-Karaca, "Cumhuriyet Öncesi Türk Kadınının Düşünce ve Sanat Birikiminde buluşan İki İsim", İnönü Üniversitesi Sanat ve Tasarım Dergisi, Special Issue, tomo.2, Malatya, 2011, p.845-854, http://iys.inonu.edu.tr/webpanel/dosyalar/988/file/edebiyat.pdf

Aylin Şengün Taşçı, "Modernleşme sürecinde öncü bir figür olarak bir kadın bestekar: Leyla Saz", aylinsengun.blogspot.de, 29.9. 2010, http://aylinsengun.blogspot.de/search?updated-min=2010-01-01T00:00:00-08:00&updated-max=2011-01-01T00:00:00-08:00&max-results=1

Serkan Alkan İspirli, "Osmanlı kadınının şiiri", Turkish Studies International Periodical For the Languages, Literature and History of Turkish or Turkic, V.2/4, 2007, http://www.turkishstudies.net/sayilar/sayi6/30alkanispirliserhan.pdf (27.2.2012).

Nüket Esen, "Leyla Saz'la bir motor gezisi", Radikal Kitap, 22.7.2005, http://www.radikal.com.tr/ek_haber.php?ek=ktp&haberno=4191

Ali H. Neyzi, Lara Feneri: Çakıp Sönen Anılar, İş Kültür Yayınları, tre volumi, 2003, 2004, 2005

Kathryn Woodart, "Music in the Imperial Harem and the life of Ottoman composer Leyla Saz" (1850-1936), IAWM Journal, 2004, http://www.iawm.org/articles_html/woodard_leyla_saz.html

Nazmi Özalp, Türk Musikisi Tarihi, Ankara, 2000.

Nezih H. Neyzi, Kızıltoprak Stories, Istanbul, Peva Publications, 2000.

Turhan Taşan, Kadın Besteciler, Istanbul, 2000, p.109 –112.

Börte Sagaster, "Memoirenliteratur türkischer Frauen im Umbruch vom Osmanischen Reich zur Türkischen Republik: Das Beispiel Leyla Saz", in: Dietrich Reetz und Heike Liebau (Hg.): Globale Prozesse und Akteure des Wandels: Quellen und Methoden ihrer Untersuchung. Ein Werkstattgespräch, Berlin, 1997 (Arbeitshefte Zentrum Moderner Orient Nr. 14), p. 119-128.

Cemal A. Kalyoncu, "Kızıltoprak'ta Bir Köşk ve Onun Renkli Sakini", chronicledergisi.com, http://www.chronicledergisi.com/kiziltoprakta-bir-kosk-ve-onun-renkli-sakini/

"Leyla Saz", eksd.org.tr ,
http://www.eksd.org.tr/bestecilerimiz/leyla_saz.php

Fonti

Fonti consultate per la pagina web su Leyla Saz
  • Vd. sezione Bibliografia
  • Serpil Çakır, Osmanlı Kadın Hareketi, Istanbul 2011, p. 66-67.
  • Nazmi Özalp, Türk Musikisi Tarihi, Ankara, 2000, p. 223
  • Turhan Taşan, Kadın Besteciler, Istanbul, 2000, p.109 –112.
  • "Leyla Saz", eksd.org.tr , http://www.eksd.org.tr/bestecilerimiz/leyla_saz.php.
    (7.4. 2012)
Fonti per le immagini su Leyla Saz
  • "The Imperial Harem Of The Sultans" kitap kapağı için kaynak site.
  • Luogo di Sepoltura di Leyla Saz kaynak site.
  • Kadın Eserleri kütüphanesi ve Bilgi Merkezi, İstanbul

Per la traduzione Italiana: Enrica Dalli Cardillo, Venezia, Italia.
©2012 Meral Akkent
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